domenica 8 luglio 2012

Il primo mese insieme


   30 giorni esatti son passati da quel venerdì 08 giugno, da quel suo sorprendente, nei tempi in cui si è manifestato, arrivo a casa … La Preferita è già un mese che è con me ed ha preso corpo forte ed irresistibile tutto il suo fascino: semplice, sbarazzina, vivace ed anche birichina con delle componenti tecniche, soprattutto all’impianto frenante, tremendamente  lontane dai tempi moderni pur non essendo una moto “vecchia”.


   Il suo fascino esce dal contesto della logica e ti fa preferire un semplice girello, con le ginocchia richiuse; con il busto investito dall’aria rovente di questi caldi giorni estivi e con la visiera del casco che torna, dopo tanto tempo, a riempiesi di moscerini ed insetti che inesorabilmente terminano la loro corsa non più sull’ampio parabrezza di Amelia o su quello esile ma molto redditizio di Regina.


   La Preferita mi ha accompagnato al lavoro, spesso allungandone il tragitto; mi ha accompagnato, la sera, a godere un gelato consumato al fresco delle mura cittadine di Assisi, di Corciano, di Perugia e non posso certo scordare le sue uscite sulle strade della piega: la Cima (Apecchiese) ed il Peglia (Colonnetta).


   Lo ha fatto con una versatilità e con una adattabilità, entro ovviamente ai suoi limiti, sbalorditiva; grande Basic e grande il motore 800, un capolavoro di spinta ai bassi, un’opera d’arte la sua progressione, la sua ripresa e la sua elasticità.


   Fra i pochi interventi eseguiti (la moto dovrà essere sonoramente pulita quest’inverno) a parte lo spogliarello, ho alzato il manubrio ruotandolo in avanti e la postura alla guida si è fatta più dominante: il busto è caricato più in avanti con le braccia che si allargano bene, i gomiti si alzano e le mani vanno ad impugnare le appiccicose manopole originali impedendo ai polsi di abbassarsi.


   La mia guida ne ha tratto beneficio ed il gusto di andare è aumentato ancor di più con l’evidenza di una caratteristica particolare per questo esemplare: la corsa leggermente più lunga dell’innesto per l’inserimento della 5à marcia rispetto i restanti rapporti che mi fanno pensare di intervenire sulla regolazione del pedalino del cambio; vedremo se persisterà la “difficoltà” di inserimento o magari è stata una mia “colpa” avendo  indossato scarpe estive da moto molto più sottili di stivali e quant’altro.


   I consumi sono forse il capitolo più sorprendente della Preferita, non è necessario porre particolari attenzioni per registrare percorrenze anche leggermente superiore ai 20 km/l ovvio che l’aumentare dell’andatura e della manetta si paga con un consumo maggiore.
Tuttavia, in considerazione ai limiti della capacità frenante della moto, è proprio lo stile di guida alla ricerca continua della scorrevolezza e del ritmo che da un lato consente andature di tutto rispetto e dall’altro fa apprezzare una certa “economia di esercizio”.


   Un bel mese questo passato assieme Preferita; tanti altri ci attendono.



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